Perversione:



- Il sesso è un gioco che bisogna tenere vivo. Stuzzicare.
Non si può fare sempre solo la stessa cosa.
Il bello è giocarci: è un grande mondo in cui sperimentare e divertirsi.
Il pepe è la gioia della vita.  -

Qualche sera fa, mentre tornavamo a casa da una serata con amici, l’argomento sesso è entrato a far parte dei nostri discorsi.
Quando si è finiti a citare anche i giochi erotici, nella fattispecie dell’anello vibrante delle durex.

- Io non l’ho mai provato, però per san Valentino, l’anno scorso, mi era balzata la brillante idea di comprarlo per poi fare una sorpresa al mio (ex) ragazzo.
Tipo andare lì con una scatola da anello di fidanzamento tipo, qualcosa del genere insomma, inginocchiarmi e dirgli “vuoi vibrare con me?”. - 


            Poi non l’ho fatto. Ma è un’altra storia.
Insomma, in amore dovrebbe essere così, c’è il tempo per le coccole, per l’amore dolciastro, per i litigi, per le gelosie, per la passione, e anche per i giochi e le risate. No?
Si gira uno dei ragazzi, che due secondi prima vantava passate e future prestazioni con esperte del mestiere sotto lauto compenso, e mi sorprende:

- Ma che schifo.
Ma sei matta?!, certe cose non si fanno, che roba è? Bleah -

            Bla bla bla.
            Sommo stupore nel sentire una reazione del genere.
Insomma si parla di un gioco alla fine dei conti, a guardare in faccia i fatti ci sono sottomondi nel sesso che posso con tutto il rispetto definire più oscuri rispetto ad un semplice anello vibrante.
Ma non mi arrendo e vado avanti a difendere il gioco del sesso a spada tratta.

- Dai non ci credo che non ti ispirino i giochini.
Ok vada per la bocciatura dell’anello vibrante, ma non penso ti tireresti indietro se una bella ragazza/donna, vestita in maniera sexy, con l’intimo giusto e l’accessorio studiato, venisse a fare la gattina da te scodinzolando. –
- X tu sei una pervertita. Sei matta. Ma non si fanno certe cose. Io una prima devo conoscerla. Parlarci e poi … -

            Premettiamo che ognuno è libero di fare ciò che vuole.
Che sia con il fidanzato storico. Con uno appena conosciuto. Con l’amante. O con uno sconosciuto.
Ora non è che io prendo mi vesto da coniglietta di playboy e poi me ne vado in giro a tirar su manzi di dubbia qualità e origine non controllata.
Tesoro mio, si sta parlando di relazioni.
Dopo che stai due anni con una donna, o con un uomo, non puoi sempre e solo fare il missionario.
Poi è come con le suole delle scarpe se cammini troppo di tallone, le consumi in un solo punto, si vede la smussatura, e poi le cambi.
O magari lei consumata in un solo verso cambia te.
Amore mio. Ci vuole pepe. Inziziativa.
La risposta ottenuta è stata illuminante:

- X vai da un prete. Tu non sei normale. –

            E qui mi sono persa.
Perché fino a due secondi prima mi si parlava di professioniste, e poi ad un certo punto, io che candida come una vergine all’altare (al confronto) parlo di relazioni e di come accenderle devo farmi esorcizzare.     
Padre perdonami ho molto peccato. Non sono ad uso ad andare con gigolò per il solo soddisfacimento delle mie voglie peccaminose di lussuria, ma lascio che la mia mente vacilli e si lasci trasportare da strane turbe e strani pensieri impuri per poter provocare piacere e diletto al mio amato sposo.
Mi esorcizzi padre. Ho molto peccato.

Quando il sesso è normale.
Quando il sesso è perversione.

Qual è il metro di giudizio che permette di tracciare il confine tra le due cose?
Perché qualcosa che ci porta piacere fisico e divertimento dev’essere catalogato o, alle volte, persino visto di cattivo occhio?
In amore e in guerra tutto è lecito.
Quindi non esiste un confine.
Non sulla carta almeno.
Siamo noi, popolo, che alziamo dei muri di giudizio nella quale siamo giudice giuria e boia.
Con occhi di rimprovero condanniamo chi lo fa diversamente.
Chi “lo famo strano”.                        
Io ancora mi domando come si può decidere quando è o non è strano, alla fine siamo tutti diversi, va a gusto personale, non ti piace non lo fare. Come con un piatto che non ti piace non lo mangi, ma non guardi con ribrezzo chi lo mangia con gusto.
Ma perché?
Come siamo passati da un’orgiastica Antica Roma a un nuovo millennio pieno di tabù?
Ormai il sesso è anche una forma di commercio.
Con immagini provocatorie e a sfondo sessuale si vende di tutto.
Persino indulgenze tra un po’.
In una società all’avanguarde esteriormente sono nascosti ancora tanti di quei limiti e pregiudizi che ristagnano facendola puzzare di morte della libertà.

Permettetemi di indugiare ancora un secondo e raccontarvi il perfetto finale della storia.
Il mio giudice ha dopo pochi giorni pubblicato sul noto social network un’immagine poco casta: la HomerPussy di una ragazza che poi in sequenza faceva fumare a Homer un cetriolo.
A sapere chi l’ha pubblicata e vedendo la sua immagine di profilo che rappresenta un santino la cosa ha un sapore misto tra blasfemia e ipocrisia.
Ma io mi ci sono fatta una grassa risata: anche lui lo fa strano.
Cheers.


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